Descrizione
Il tema “IMperfetti” è fluito grazie agli spunti, alle suggestioni
portate dai tanti autori incontrati nel 2023.
Come ci ha raccontato Telmo Pievani, noi siamo il risultato di
una serie di imperfezioni che hanno avuto successo. Sono le
strutture imperfette a farci capire in che modo funziona
l’evoluzione: non come un ingegnere che ottimizza
sistematicamente le proprie invenzioni, ma come un artigiano
che fa quel che può con il materiale a disposizione,
trasformandolo con fantasia, arrangiandosi e rimaneggiando.
Vorremo provare a dialogare sull’imperfezione come un
elemento intrinseco della condizione umana, capace di
stimolare la creatività e l’ingegno. Vorremmo renderla un
inno alla diversità delle esperienze e alla ricchezza che esse
portano alla nostra comprensione del mondo. Vorremmo
creare l’opportunità di confrontarsi con temi di grande
rilevanza, come l’accettazione di sé, la ricerca della propria
strada, il valore della conoscenza, la relazione con i nostri
limiti, con la nostra finitezza.
In fine, un accenno al significato dell’immagine 2024. Si tratta
del simbolo zen Ensō, che in giapponese significa “cerchio”. Lo
abbiamo disegnato con un mosaico di tessere diverse una
dall’altra, imperfette ed uniche. L’Ensō può essere disegnato
aperto o chiuso. Quando è aperto, è imperfetto, ma allo stesso
tempo include la perfezione di tutte le cose in quanto c’è
spazio per i movimento, la crescita e lo sviluppo. Tutti i
cerchi Ensō possono sembrare uguali, ma un occhio attento
ne coglierà diverse sfumature e scoprirà che sono tutti diversi,
tutti unici. È perfetto così com’è, in tutta la sua imperfezione.
Proprio come ognuno di noi.
In allegato il programma con tutti gli eventi